Losacco Rosa - Lo Scricciolo стр 4.

Шрифт
Фон

Leventualità che Molly fosse davvero viva significava forse che per tutti quegli anni aveva combattuto la battaglia sbagliata?

Dopo i massacri a cui aveva assistito era ormai fin troppo cinico per lasciarsi andare allinnocenza della sua giovinezza. Avrebbe preteso altre prove. Se la donna non era Molly e lui doveva credere che non lo fosse lavrebbe tartassata fino a farla confessare.

Andò a cercarla, fermandosi sulla soglia di unaltra camera da letto. La donna o meglio limpostora era inginocchiata davanti a un caminetto. Le fiamme tremolanti gettavano un caldo bagliore per tutta la stanza. La vide girarsi sui talloni calzati da stivali a prendere qualcosaltro da bruciare e fu colpito dal suo aspetto giovane e vulnerabile contro il fuoco che, intanto, le illuminava il contorno dei seni. Alti, tondi e ben modellati. La sua mente indugiò per un attimo su quella vista, quindi la spinse brutalmente da parte.

Non era proprio il momento di cedere allattrazione.

Si era tolta il cappello, rivelando capelli di un castano scuro legati dietro la nuca. Molly aveva i capelli scuri. Così come altre centinaia di donne, ricordò a se stesso.

«Dubito che troverei qualcosa di asciutto là fuori, perciò arderò dei pezzi di sedia» disse lei, notando la sua presenza.

«Che nome avevi dato alla tua fionda?»

Lasciandosi andare contro una parete lì vicina, la giovane soffiò una ciocca di capelli dal viso. «Scricciolo.»

Mmm, un colpo di fortuna. «Perché?»

Non sembrava preoccupata, solo stanca. «Perché credevo davvero che fossero gli scriccioli a lasciare tutte le pietre che usavo.» Si portò una mano dietro la testa e tirò via la corda che legava i capelli, poi passò le dita tra la massa umida, sorprendentemente corta, e lo guardò dritto negli occhi.

«Una volta» continuò piano «ti dissi che saresti riuscito a trovarmi seguendo delle tracce che avrei lasciato solo per te, proprio come fa lo scricciolo con la scia di sassolini dal suo nido.»

Non si poteva certo dire che non fosse a conoscenza delle sue conversazioni con la giovane Molly. Forse la morte non era stata immediata. Forse avevano trascorso del tempo insieme, le aveva parlato. Magari era lei, la bambina che sosteneva i Comanche avessero ucciso. Lei era sopravvissuta e Molly era morta. Doveva essere così.

E la motivazione e la logica doverano? Nonostante tentasse limpossibile per negare le dichiarazioni della sconosciuta, non riusciva a trovare la maniera di contraddirle. Abbracciarle, però, avrebbe mandato in frantumi il suo mondo.

«Perché i capelli così corti?» chiese.

Con un pizzico dimbarazzo, la giovane si toccò la massa che sfiorava le spalle. «Quando Elijah mi trovò con il trafficante ero piuttosto malconcia. Così, per evitare altri guai, mi ordinò di tagliare i capelli e fingermi maschio.»

«E lui? Le teneva a posto le mani, Elijah?» Per qualche ragione quellimmagine lo infastidiva.

Lei sorrise. «Era vecchio. E anche se non del tutto lucido, era buono di cuore. Con me si comportava da nonno.»

«Non così buono, direi, se ti ha tenuta con sé per due anni.»

«La sua mente era governata dalloro e dallargento. Una vera malattia per alcuni. Io gli ero debitrice per avermi salvata da Torres, ma quando fui forte abbastanza da lasciarlo ci perdemmo nella Sierra Madre. Prima di morire, però, disse che una volta conclusa la sua ultima ossessione mineraria mi avrebbe aiutata a tornare nel Texas. In fondo, voleva essere giusto con me.»

«Così, lui ha tirato le cuoia e tu sei tornata qui, giusto?»

«Sì. Perché fatichi tanto a credere che sia io?»

Londata di emozioni lo sorprese. Abbassò gli occhi sui propri stivali consunti e si schiarì la gola. «La cercai» disse «sfinendomi al punto da non reggermi più in sella.» Ancora in piedi nel vano della porta volse lo sguardo verso di lei, sul lato opposto della stanza. «Non infangherò la sua memoria solo perché tu arrivi qui dal sud e ti dichiari Molly risorta.»

Lei scosse la testa con aria rassegnata. «Allora, penso che dormirò. Sono troppo stanca per continuare, soprattutto se ti rifiuti di credere a una sola delle mie parole.»

Gettò una coperta umida sul pavimento duro e si distese accanto alla parete. Matt si sistemò di fronte a lei, sul lato opposto del camino, per tenerla docchio in caso In caso che cosa? Non avrebbe saputo dirlo. Il suo istinto ormai non rispondeva più.

Appoggiando la testa sul braccio, la giovane concentrò di nuovo lo sguardo azzurrissimo su di lui. «Sei sposato, Matt?»

«No.»

«E non hai figli?»

«No.»

«I tuoi come stanno? E tuo fratello Logan?»

«Discretamente, direi.»

«Bene.» Abbassò le palpebre. «Quante volte ti ho pensato» aggiunse assonnata, quindi sorrise e aprì un occhio. «Ricordo quando dicevi che avresti sposato una gran signora, tutta agghindata e in gamba quanto un uomo. Sono contenta di sapere che ti è passata.»

Tornò a chiudere gli occhi e in men che non si dica il respiro regolare indicò che si era addormentata.

Matt notò la spruzzatina di lentiggini sul naso. Anche Molly le aveva. E le dita della mano, lievemente appoggiata al viso, nella loro forma erano simili a quelle di Molly, nel senso che gliele ricordavano.

La vedeva, adesso: lombra della bambina nella donna.

Molly viveva, era proprio lì di fronte, un miracolo dal passato che sfidava ogni previsione.

Non era un uomo religioso, lui. Tuttavia, non riusciva a ignorare la sensazione che nellestrarre le carte del destino dal Suo mazzo, Dio gli avesse giocato un bello scherzetto e, con tutta probabilità, si fosse divertito.

La donna sullaltro lato della stanza era un messaggio: la tua vita non è quel che sembra e tutte le convinzioni che pensavi di avere a proposito del mondo, e del tuo in particolare, sono sbagliate.

Molly era lì.

E con quella rivelazione un alito di vita gli attraversò lanima. Una carezza carica di speranza.

Forse, in fondo, vivere valeva davvero la pena.

Capitolo Quattro

Matt si svegliò di colpo. Intensi raggi di sole filtravano da due finestre scure, illuminando una stanza vuota. La polvere danzava nei fasci obliqui e lodore di chiuso permeava ancora lambiente, pesante malgrado lui e la donna vi avessero trascorso la notte.

E non una donna qualunque.

Molly.

Alzandosi, si scrollò di dosso la sonnolenza e uscì con passo determinato. La vide allistante, che camminava sul fianco di una collina poco lontana dalla casa. Sollevato, tirò un profondo respiro. Una parte di lui aveva pensato che fosse andata via.

E in quel caso, sarebbe stato chiaro che era unimpostora. Ma il fatto che fosse rimasta confermava dunque lipotetica identità? Matt davvero non sapeva come procedere. Il suo istinto, però, gli diceva che da quel momento in poi la sua vita non sarebbe più stata la stessa.

Sistemò il cappello in modo da ripararsi gli occhi dal sole, quindi la raggiunse. Era lesatto posto in cui laveva lasciata quella sera di dieci anni prima, lultima volta che laveva vista viva.

«Qualche problema?» chiese.

Lei si spostava avanti e indietro, fissando il terreno. «No, non proprio.» Con le mani sui fianchi, sospirò. «Non è che ricorderesti dove lho nascosto?»

«Di che cosa staremmo parlando?» rispose lui, ancora determinato a non cedere di unoncia.

«Il mio occorrente per la sopravvivenza.» Guardandolo con occhi socchiusi, avvicinò le mani a formare una scatola.

Matt le fissò, affascinato dalle dita lunghe e femminili scurite dal sole.

«Ricordi? La stavo seppellendo quella sera, quella dellattacco. Era una scatola di metallo con non so più neanchio quello che ci misi dentro.»

«Già, chissà perché» ribatté lui ad alta voce, subito pentendosene. Era davvero tanto idiota? Avrebbe dovuto chiederlo a Nathan. Solo lui gli avrebbe detto le cose come stavano.

Ваша оценка очень важна

0
Шрифт
Фон

Помогите Вашим друзьям узнать о библиотеке

Скачать книгу

Если нет возможности читать онлайн, скачайте книгу файлом для электронной книжки и читайте офлайн.

fb2.zip txt txt.zip rtf.zip a4.pdf a6.pdf mobi.prc epub ios.epub fb3

Похожие книги

Флинт
29.3К 76